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Aifes ed En.Bi.C. Sicurezza firmano un’intesa ad hoc per qualificare l’attività formativa attraverso la valorizzazione del ruolo degli enti bilaterali.

Nel rivisitare la normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro, ha inteso attribuire alla bilateralità un ruolo fondamentale, definendola strumento di supporto alle imprese e ai lavoratori per una corretta gestione delle attività di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali.

Per tale ragione la norma attribuisce agli organismi espressione del sistema contrattuale una serie di delicati compiti e funzioni. Tra questi, giova ricordare la previsione dell’art. 3-bis : «Gli organismi paritetici svolgono o promuovono attività di formazione, anche attraverso l’impiego dei fondi interprofessionali e dei fondi di cui all’articolo 12 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, nonché, su richiesta delle imprese, rilasciano una attestazione dello svolgimento delle attività e dei servizi di supporto al sistema delle imprese, tra cui l’asseverazione della adozione e della efficace attuazione dei modelli di organizzazione e gestione della sicurezza di cui all’articolo 30, della quale gli organi di vigilanza possono tener conto ai fini della programmazione delle proprie attività».

Tale delicata attività è valida a condizione che essi abbiano determinate caratteristiche espressamente individuate dalla legge. Di contro, il proliferare di enti bilaterali e di organismi paritetici privi di ogni requisito, e con essi di altrettanti «enti formativi» rende sempre più difficile per i datori di lavoro orientarsi correttamente nella scelta della collaborazione.

Di certo le istituzioni non sembrano aiutare molto coloro che intendono operare nel rispetto delle norme. La sola attività ispettiva e di verifica «ex post» dei requisiti richiesti, interviene a valle dell’attività formativa, creando un grave danno ai datori di lavoro, ai lavoratori e più in generale all’intero sistema formativo.

Per effetto di ciò assistiamo alla nascita di un vero e proprio mercato della formazione, privo di ogni forma di rispetto della qualità formativa e più in generale della sicurezza sul lavoro, offensivo del valore sociale e del ruolo della bilateralità. Di ben altra natura è invece l’accordo che unisce En.Bi.C. e Aifes.

En.Bi.C. Sicurezza – organismo paritetico nazionale confederale – istituito dalla contrattazione in essere tra la Cisal, Cisal terziario e le Associazioni datoriali Anpit, Cidec, Confazienda, Fedimprese e Unica, opera sia a livello nazionale che territorialmente anche attraverso gli En.Bi.C territoriali e svolge puntualmente i compiti propri degli Enti bilaterali, sia assicurando prestazioni sanitarie ai lavoratori, sia operando in ambito conciliativo e certificato, sia assicurando una pronta risposta alle aziende che richiedono la validazione dei propri piani formativi, così come previsto dalla legge.

Aifes -Associazione italiana formatori ed esperti in sicurezza – è un’associazione datoriale rappresentativa a livello nazionale e firmataria di diversi Ccnl. Associa formatori ed esperti in sicurezza di cui qualifica e certifica le competenze attraverso la Scuola di Alta Formazione.

Aifes, operando su tutto il territorio tramite propri Centri di Alta Formazione in qualità di soggetto formatore in materia di salute e sicurezza sul lavoro, offre ai professionisti associati l’utilizzo di una piattaforma gestionale per l’organizzazione di tutta l’attività di formazione e altri qualificati servizi. Le due associazioni operano in piena conformità alle prerogative a esse attribuite dalla legge, concentrandosi su due possibili ambiti di azione: quello tradizionale della formazione e quello del tutto inedito dell’asseverazione dei modelli di organizzazione e di gestione di cui all’art. 30, d.lgs. 81/2008.

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